Ci è capitato di incontrare spesso bambini iperattivi e irritabili che fanno fatica a concentrarsi di giorno ed hanno uno scarso rendimento scolastico. Definirli come pigri e monelli potrebbe risultare un errore ed una leggerezza: i bambini ricordati come piccole pesti o quelli identificati come svogliati sui banchi di scuola, potrebbero soffrire di un problema relativamente poco conosciuto chiamato Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (O.S.A.S.: Obstructive Sleep Apnea Syndrome) .
Si tratta di una patologia diffusa e importante da diagnosticare e risolvere per tempo con terapie mirate ed accurate. Le OSAS rappresentano una patologia respiratoria relativamente frequente, circa 2/5 bambini su 100 ne sono colpiti. Riconoscerne i sintomi, le cause, oltre a favorire una diagnosi precoce, consentirebbe di limitare il rischio di sviluppare serie complicanze.
Se pensate che vostro figlio possa soffrire di disturbi respiratori del sonno, vi consigliamo di contattare il vostro Pediatra e di riferire i segni diurni e/o notturni che avete riscontrato ed annotato preferibilmente su di un piccolo diario per registrare le caratteristiche dei sintomi (russamento, digrignamento, bocca aperta, naso chiuso, ecc.) e le relative tempistiche (durata e frequenza dei disturbi inerenti e del respiro anomalo). Sarà poi il Pediatra ad indicarvi i passi successivi e consigliarvi se rivolgerVi anche ad un Medico Odontoiatra Specialista in Ortognatodonzia, per una valutazione ortodontica appropriata del cavo orale di vostro figlio.
La sindrome delle apnee ostruttive del sonno
La sindrome delle apnee ostruttive del sonno è un disturbo respiratorio molto serio caratterizzato da ripetute ostruzioni delle vie aeree superiori durante il sonno associate ad uno sforzo respiratorio inefficace (la presenza di movimenti del torace dimostra che l’impulso respiratorio è presente ma l’aria non passa perché le alte vie respiratorie sono ostruite).
Queste temporanee ostruzioni delle vie aeree possono essere accompagnate da una desaturazione di ossigeno nel sangue e possono essere seguite da micro-risvegli, con bruschi cambiamenti della frequenza cardiaca.
Se le interruzioni del flusso d’aria sono lunghe (>10s) e numerose (più volte all’ora), la frequente caduta di ossigeno ed i ripetuti micro-risvegli alterano la normale ventilazione e disturbano il riposo notturno con importanti conseguenze sulla salute del bambino.
Quali le principali conseguenze nella salute del bambino
Se non viene riconosciuta e trattata adeguatamente, la sindrome delle apnee ostruttive del sonno (O.S.A.S.) nel bambino può comportare alterazioni comportamentali (iperattività, irritabilità, aggressività), disturbi neuro-cognitivi (deficit di memoria, difficoltà di concentrazione e attenzione), ritardo nell’accrescimento staturale e, nei casi più gravi, un aumentato rischio di diabete e malattie cardiovascolari.
Le cause delle apnee ostruttive del sonno
Quali possono essere le CAUSE delle apnee ostruttive del sonno? Le apnee ostruttive sono determinate da un ostacolo al flusso d’aria che si verifica a livello delle alte vie respiratorie durante il sonno.
Normalmente, mentre dormiamo, si verifica un rilassamento muscolare che comporta un naturale restringimento del calibro delle vie aeree con un aumento delle resistenze al passaggio d’aria (soprattutto se si dorme in determinate posizioni, ad esempio a pancia in su).
Questo fisiologico restringimento notturno può trasformarsi in una vera e propria ostruzione in presenza di problemi che riducono le dimensioni delle vie aeree come: • l’ipertrofia adenotonsillare (principale causa di OSAS nel bambino); • la rinite allergica; • le anomalie cranio-facciali come il palato stretto o il deficit di crescita mandibolare (mento arretrato); • l’obesità (principale causa di OSAS nell’adolescente); • le patologie neuromoscolari o particolari sindromi, tipo la Sindrome di Down.
Quali sono i campanelli d’allarme?
Ci sono delle caratteristiche del volto e del fisico che potrebbero suggerire ai genitori la presenza di fattori di rischio per lo sviluppo di apnee ostruttive del sonno. Un viso allungato con labbra ipotoniche associato a respirazione orale ed aloni bluastri sotto gli occhi (faccia adenoidea) può suggerire la presenza di un ingrossamento di adenoidi e tonsille.
Denti affollati potrebbero indicare, in alcuni casi, la presenza di un palato stretto.
Denti sporgenti potrebbero suggerire un deficit di accrescimento della mandibola (mento arretrato).
Il peso corporeo aumentato, poi, è un altro elemento di facile identificazione per mamme e papà che può fare scattare un campanello d’allarme e può spingere i genitori a ricercare la presenza di qualche SEGNO o SINTOMO di OSAS.
Quali sono i SINTOMI di OSAS nel bambino?
Esistono segnali specifici che possono far sospettare ai genitori che c’è qualcosa che non va nel sonno del proprio bambino. Se doveste notare che il vostro bambino russa abitualmente (più di 3 volte a settimana, da più di 2 mesi), fa ripetute pause respiratorie durante la notte, ha un sonno agitato, sudorazione notturna eccessiva, frequenti risvegli, assume posizioni strane mentre dorme per agevolare la respirazione (ad esempio, iper-estensione del collo) oppure inizia improvvisamente a fare pipì a letto, potreste avere individuato alcuni segni notturni della sindrome delle apnee ostruttive del sonno.
Se, invece, doveste osservare nel vostro bambino una particolare iperattività o aggressività, una ridotta capacità di concentrazione e/o una scarsa performance scolastica potreste aver individuato uno o più segni diurni di questa sindrome.
Cosa fare se si SOSPETTA che il proprio bambino possa soffrire di apnee ostruttive del sonno?
Come sempre è il Pediatra il primo alleato dei genitori, il primo Professionista della salute che andrebbe interpellato nel caso in cui si abbia il sospetto che il proprio figlio soffra di disturbi respiratori durante il sonno.
Il Pediatra valuterebbe la situazione e, nel caso in cui evidenziasse la necessità di un approfondimento specifico, potrebbe suggerire una polisonnografia (PSG), una poligrafia (PG) o un’ossimetria notturna.
Sono esami molto precisi ma non invasivi che permettono di verificare se il nostro bambino soffre di apnee ostruttive del sonno.
Data la multifattorialità di questa Sindrome, l’approccio diagnostico e terapeutico potrebbe necessitare di valutazioni interdisciplinari, per questo motivo, il Pediatra potrebbe riferire il piccolo paziente a Otorinolaringoiatri, Medici Odontoiatri-Ortodontisti, Dietologi, Neurologi, Pneumologi, Cardiologi esperti in disturbi respiratori del sonno.
Quali sono le terapie possibili nel bambino ?
Le condizioni che concorrono allo sviluppo della sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS) nel bambino sono varie, le cura dipende dalla severità e dalla durata dei sintomi nonché dalle cause sottese al problema. In caso di OSAS dovuta all’ingrossamento di tonsille e adenoidi (ipertrofia adenotonsillare), le Linee Guida Ministeriali consigliano l’adenotonsillectomia.
Prima di affrontare l’intervento, le stesse Linee Guida Ministeriali suggeriscono di fare una visita specialistica ortodontica per valutare se ci siano contestuali anomalie della crescita delle ossa della bocca e del viso che concorrano a determinare disturbi respiratori del sonno come il palato stretto e/o il deficit di crescita mandibolare (mento arretrato).
In caso di palato stretto e/o mento arretrato, la terapia ortodontica si basa sull’applicazione di apparecchi che permettono un migliore sviluppo delle ossa del volto.
In particolare, la correzione ortodontica del PALATO STRETTO è messa in correlazione con un miglioramento sostanziale della qualità di vita dei bambini con disordini respiratori del sonno. L’espansione palatale, oltre a favorire una masticazione più bilanciata, può promuovere un miglioramento della respirazione allargando la base del naso e riducendo le resistenze al passaggio dell’aria attraverso il naso stesso.
Questo miglioramento della respirazione nasale viene anche messo in relazione con una riduzione dell’incidenza di malattie delle vie aeree con conseguente riduzione dell’ipertrofia adenotonsillare.
Dopo l’azione dell’apparecchio, è sempre consigliata una rivalutazione delle apnee notturne; a seguito di questa rivalutazione si deciderà se è necessario associare l’adenotonsillectomia.
Il Prof. Christian Guilleminault, Medico e ricercatore nel campo della medicina del sonno che ha svolto un ruolo centrale nella scoperta precoce dell’apnea ostruttiva del sonno e ha fatto scoperte seminali in molte altre aree della medicina del sonno. Il Prof. Cristian Guilleminault è un importante pioniere nello studio delle OSAS e sostiene che nella maggior parte dei casi sono necessarie entrambe le terapie.
Egli ribadisce, inoltre, l’importanza di mantenere una visione interdisciplinare che preveda il coinvolgimento e la collaborazione di più figure mediche specialistiche.
Nel caso di apnee ostruttive del sonno correlate ad obesità, ad esempio, il trattamento dovrebbe contemplare anche il consulto di un dietologo – Nutrizionista per il controllo del peso del bambino.
I casi di OSAS sono considerati severi, quando gli episodi di apnea si ripetono spesso e durano a lungo facendo calare la concentrazione di ossigeno nel sangue. Se non vi è stata risposta adeguata ad altre cure, può essere necessario valutare insieme a neurologi e pneumologi la terapia ventilatoria CPAP.
E’ consigliato in alcuni casi, un trattamento notturno che può prevedere l’applicazione al viso del bambino di una maschera collegata ad un dispositivo che permetterebbe la ventilazione meccanica a pressione positiva continua (in inglese CPAP, acronimo di Continuous Positive Airway Pressure) ovvero un sistema di ventilazione respiratoria che immetterebbe nelle vie aeree un flusso costante di aria pressurizzata per impedire alle soffici pareti della gola (palato, faringe, lingua, epiglottide) di collassare durante il sonno, evitando così la comparsa dei disturbi respiratori di tipo apnoico (La ventilazione meccanica utilizzata per il trattamento delle apnee del sonno, sistema per cui vennero sviluppate le prime apparecchiature inventate nel 1980 dal Prof. Colin Sullivan della University of Sydney).
Una patologia diffusa e importante da diagnosticare e risolvere per tempo, per impedire l’insorgere di possibili complicanze, con l’aiuto del proprio Pediatra e di una Equipe di Specialisti che operino tutti insieme per la salute dei piccoli pazienti che devono crescere e svilupparsi sani e forti .
A cura di: DOTT. DANIELE PARRELLO
Medico Chirurgo
Professore a c. Università dell’Insubria Varese
Specialista in Ortognatodonzia – Gnatologia
Specialista in Odontostomatologia
Dott. Daniele Parrello
Odontoiatria Multidisciplinare e Ortognatodonzia
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